Andiamo alla scoperta della Crotone vecchia, il suo tessuto urbano circondato da mura possenti e costruito in un “alveare di vichi, vicoli e vichi chiusi”, strade strette ed anguste. Una “ragnatela” di percorsi che si aggrovigliano per dipanarsi all’improvviso in cortili ariosi e luminosi, con una fguga di archi e sottopassi a cui si affiancano abitazioni chiese e antichi palazzi nobiliari. La nostra guida, Peppino Ciampà, ci conduce alla scoperta dei luoghi sacri e delle chiese antiche che rendono il nostro centro storico uno spazio di spiritualità. Ed il nostro percorso non può che cominciare da piazza Duomo.
La Cattedrale
Incerta la data di costruzione del Duomo di Crotone, che dovrebbe risalire al IX secolo, anche se della struttura originale oggi rimane ben poco: giusto qualche tratto di muratura a blocchi e un arco ogivale all’interno della chiesa. All’interno del nostro Duomo rimaniamo incantati davanti i dipinti sei e settecenteschi, per restare stupiti quando ci avviciniamo all’organo del settecento che sovrasta l’ingresso. La cattedrale è stata riammodernata nel XVI secolo, prendendo l’aspetto attuale con la facciata in stile neoclassico, grazie anche all’utilizzo dei materiali asportati dall’antico tempio di Hera Lacinia.
Santa Maria
Percorrendo via Suriano arriviamo davanti la chiesa di Santa Maria Prothospatariis, una delle chiese più antiche della città. Al suo interno conserva ancora un antichissimo dipinto raffigurante la nascita della Madonna e un’acquasantiera in marmo con lo stemma dell’abate Pipino.
San Pietro
Arrivando in piazza San Pietro, troviamo la chiesa dedicata al primo vescovo di Roma, chiesa che, secondo la tradizione, sarebbe stata la prima cattedrale della città, la notizia però non ha trovato, ad oggi, riscontri storici.
Ex chiesa S. Margherita
In piazza Santa Margherita troviamo una struttura oggi adibita a sala convegno e mostre. Si tratta della chiesa di Santa Margherita, già esistente del XV secolo ma dedicata a Santa Maryna. La chiesa agli inizi del ‘900 fu sconsacrata per un’azione scandalosa, che ancora oggi è rimasta ai più sconosciuta. Ad oggi l’edificio ospita eventi culturali ma anche rappresentazioni teatrali. Si presta proprio per la sua bellezza e la sua posizione nel cuore del centro storico, a un utilizzo che mira a vivacizzare il settore artistico e l’aggregazione nella città di Crotone e soprattutto nel cuore della città.
Santa Chiara
Arriviamo in via Cavour dove non possiamo non fermarci davanti la chiesa di Santa Chiara, una volta convento. La chiesa ci offre un’atmosfera di mistico raccoglimento in un silenzio assoluto. Le prima tracce di questa struttura risalgono al 1442, anche se il periodo di maggiore splendore è sicuramente il 1700. In chiesa troviamo tele settecentesche, un organo in legno a canne realizzato nel 1753 e numerosi arredi sacri caratteristici dell’oreficeria napoletana. Ma la cosa che colpisce di più entrando in chiesa sono i matronei lignei a gelosia usate dalla suore di clausura che abitavano il convento, del quale sono ancora visibili il campanile, le celle, e il porticato del chiostro.
Chiesa dell’ Immacolata
Usciamo dagli “stretti” e arriviamo in via Risorgimento dove troviamo la chiesa più bella della città: l’Immacolta. Mancano precisi riferimenti sulla data di costruzione, anche se su una campana del campanile c’è un’incisione con la data del 1537, che fa prendere in considerazione che a questa data risalga la prima chiesa costituita certamente dell’attuale cripta sotterranea. L’immacolata non è solo la chiesa più bella di Crotone ma anche la più ricca di arte e arredi. L’interno, ornato da stucchi e dipinti ottocenteschi, conserva un monumentale altare in marmo scolpito a mano, un organo del settecento a mantice l’immagine più antica e preziosa di un Crocifisso ligneo risalente agli anni tra il 1630 e il 1640.
San Giuseppe
Chiudiamo questo nostro breve tour nella chiesa di San Giuseppe, costruita nel 1719 sul luogo dove si trovava la chiesa dei domenicani. Al suo interno spiccano il Crocifisso in legno settecentesco e le statue di San Giuseppe e San Gregorio realizzata da Nicolò di Fumo nel 1721.