Il Mese mariano
Maggio è mese di festa nella città capoluogo. A Crotone si festeggia la Santa Patrona.
Il mese mariano si apre il 30 Aprile con la tradizionale “calata” del Quadro che dall’altare privilegiato viene esposto nella navata centrale della Basilica Cattedrale e vi resterà appunto, fino alla fine di maggio.
Eventi liturgici e appuntamenti civili si svolgono per tutto il mese mariano ma è già nel secondo sabato che la festa entra nel vivo: il Quadro della Madonna viene portato in processione dalla Basilica all’ospedale civile per un momento di preghiera con gli ammalati.
In città vengono installate le luminarie, arrivano le giostre e vengono allestite le fiere (solitamente due), ovviamente oltre all’iconico teatro di burattini dei Fratelli Ferraiolo che vivacizzano, per la gioia dei più piccoli, Piazza Pitagora. Visitare Crotone nel mese di maggio significa anche fare un salto nel passato, alla scoperta di antiche tradizioni come quella del culto legato alla Madonna di Capo Colonna.
La notte tra il sabato e la terza domenica di maggio, per i crotonesi è la “Notte delle notti”. La Madonna di Capo Colonna si reca dalla città verso il Santuario a Lei dedicato in pellegrinaggio (13 km a piedi). Al suonar delle campane, uditi i primi applausi di Piazza Duomo e Piazza Pitagora, gli occhi della Vergine uscendo dal portone si rivolgono verso la città di Crotone, che l’attende come sua Signora.
Il pellegrinaggio e la festa in Città
Fissare una data precisa sulla genesi del Pellegrinaggio della terza domenica di Maggio è difficile, poichè non si conosce con certezza il suo inizio. Si è a conoscenza però di un documento, conservato in Vaticano, dove si accenna a una processione nella nostra città. Il documento porta la data del 1607. Come riportato dal libro di don Bernardino Mongelluzzi “La Madonna Colonna di Crotone”, il documento enuncia così: «Poichè per chiedere la pioggia, il Capitolo ed il clero della Cattedrale di Crotone suole portare in processione una certa devota immagine della Madonna ad un certo luogo distante della città predetta 8 miglia e le Confraternite ed il clero di diversi luoghi vicini sono soliti convenire alla detta processione». Con un editto del 1 maggio 1844, racconta ancora don Bernardino, il Vescovo Mons. Leonardo Todisco Grande (1834-1849) per la prima volta fissò alcune norme del pellegrinaggio notturno affinchè il Quadro venisse portato da Crotone alla Cappella di Capo Colonna.
La festa infatti è stata sempre suddivisa nella processione del “Quadricello”, la riproduzione in miniatura dell’Icona originale, e la festa del settennale. In quest’ultimo caso la tradizione del carro dei buoi durante il ritorno fu introdotta, invece. Alla conclusione del pellegrinaggio notturno, tanti fedeli affollano il promontorio Lacinio per salutare la Madonna giunta nel suo santuario. In tanti cercano di farsi strada per baciarla, altri riposano sui prati. Vengono celebrate, di seguito, le sante messe. È la terza domenica di maggio, e per i crotonesi è il giorno della Madonna. Nel tardo pomeriggio il quadricello fa rientro in città su un’imbarcazione che l’accompagna al Molo Porto Vecchio di Crotone, poi tenuto in spalla dai portantini viene rivolto verso il mare per il consueto spettacolo pirotecnico sulla costa. Da qui il rientro in Cattedrale con una processione e la banda musicale.
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