Vincenzo Scaramuzza è stato un pianista crotonese noto in tutto il mondo per l’alto valore dello stile, della tecnica e per la memoria prodigiosa che gli permetteva di esibirsi in lunghi recital di opere complesse. Nato a Crotone il 19 giugno del 1885, a soli 20 anni possedeva una maturità artistica tale da destare meraviglia unanime nella platea internazionale.

Il Popolo romano, il 18 dicembre 1906 scrisse di lui dopo il suo primo concerto a Roma nella sala Umberto: “…Il programma da lui eseguito fu interpretato alla perfezione e con limpidezza di esecuzione, rarissima anche fra i pianisti sommi”.

Scaramuzza iniziò l’attività concertistica già dall’età di sei anni. Si diplomò al Conservatorio S. Pietro a Majella  di Napoli dove ottenne la cattedra di pianoforte. Partì per l’Argentina dove insegnò in una succursale del Conservatorio Santa Cecilia di Roma per poi fondare, finito il contratto, una delle scuole più prestigiose al mondo.

Riconosciuto genio musicale per l’ampiezza del repertorio, la facilità tecnica, la varietà di tocco e l’intelligenza dell’interpretazione, è stato anche compositore e maestro dei grandi pianisti nonché ideatore di una tecnica pianistica che lo ha reso celebre in tutto il mondo.

IL FILM DEDICATO AL GENIO CROTONESE

Il progetto Vincenzo Scaramuzza genio internazionale della musica, intende far luce e consolidare la memoria collettiva circa la figura e il talento di questo grande pianista di origine crotonese, definito dalla critica internazionale “maestro dei grandi pianisti”, incoraggiando la riscoperta della sua figura non più esclusiva di un’élite di specialisti, ma estendendo la conoscenza del Maestro e della sua vita straordinaria al grande pubblico, accompagnando la comunità ad innamorarsi di un genere musicale scarsamente valorizzato, ma spiritualmente alto.

Il progetto  celebra con orgoglio il suo contributo tramite una serie di eventi culturali e poi il docufilm “Respirando con la musica” rende onore e omaggio al musicista, con attore Sebastiano Somma, per la regia di Maria Pia Cerulo, sottotitolato in lingua inglese, la pubblicazione di un volume su Vincenzo Scaramuzza e una masterclass e un workshop tecnico per gli studenti dei conservatori della Calabria.

Prodotto da Ipnotica Produzioni con Fondazione D’Ettoris e Regione Calabria Con Sebastiano Somma, Gianluca Potenziani, Oceano Tripaldi. É ora disponibile su Apple TVdistribuito da Direct to Digital

La vicenda umana e professionale di un geniale artista calabrese, vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento, rivive in un film tra documentario e ricostruzione cinematografica. Una storia sulla potenza della musica, che spesso anticipa i tempi e le epoche, percorrendo anche gli stessi bisogni degli uomini.

Sebastiano Somma interpreta con intensità la motivazione più profonda dell’animo del musicista Vincenzo Scaramuzza. Il viaggio parte dall’infanzia di Scaramuzza (interpretato in questa fase dall’emergente Oceano Tripaldi): pianista, compositore e insegnante italiano naturalizzato argentino, l’artista è vissuto realmente tra Crotone e Buenos Aires. Un “maestro che conosceva tutti i segreti del pianoforte”, per chi ha avuto l’onore di incontrarlo. Ma anche “un genio malinconico già da bambino”, racconta la regista e sceneggiatrice Maria Pia Cerulo, “già insoddisfatto dei giochi e proiettato verso la ricerca di un’armonia più profonda, che lui avvertiva nella musica”.

Respirando con la musica è stato girato nei luoghi reali della vita di Scaramuzza (come Capocolonna, il lungomare, il centro storico e la casa dell’artista, aperta alla troupe dalla pronipote del maestro Rossana Cosentino): lì dove risuona forte l’eco dello stupore con cui i grandi musicisti dell’epoca guardavano al loro talentuoso antenato. Il film è ora disponibile su Apple TV, distribuito da Direct to Digital.

Periodicamente sono stati  allestiti degli info-point dedicati e collocati, a seconda del periodo, nei luoghi di maggior affluenza, anche in corrispondenza di particolari manifestazioni cittadine, al fine di coinvolgere la popolazione attraverso un dialogo face to face e non solo interattivo.

Grazie al Progetto promosso dalla Fondazione D’Ettoris di Crotone si sono susseguiti   momenti di studio e approfondimento sul lascito didattico e biografico del grande Vincenzo Scaramuzza, che nella città ionica ha visto i natali il 19 giugno 1985. Enfant prodige formatosi a Napoli, dove si diploma nel 1903, raggiunge poco più che ventenne Buenos Aires dove, nell’arco di sessant’anni, dal 1907 alla morte nel 1968, riesce a forgiare nel suo Conservatorio decine di illustri pianisti, fra i quali spiccano due stelle del panorama artistico mondiale: gli argentini Martha Argerich e Bruno Gelber.

L’iniziativa culturale di ampio respiro, frutto di un intenso lavoro fra la Fondazione D’Ettoris, con la direzione artistica del M° Francesco De Siena, ha visto snocciolare una serie di eventi di grande spessore, a cominciare dalla Masterclass tenuta da Nora Doallo, rinomata allieva del maestro crotonese, docente dei Corsi di alto perfezionamento presso il Conservatorio della Svizzera italiana. A selezionati allievi di alcuni Conservatori della Calabria è stata infatti offerta la possibilità, più unica che rara, di avere un primo contatto con questa prodigiosa scuola pianistica, direttamente da chi il maestro lo ha conosciuto. Ma a giovare degli insegnamenti provenienti dalla tradizione scaramuzziana sono stati altresì alcuni allievi del Liceo musicale ‘V. Scaramuzza’ di Crotone che hanno potuto partecipare, a titolo gratuito, al Workshop pianistico del M° Sebastian Colombo, a sua volta allievo di un’altra rinomata ex studentessa del M° Scaramuzza, Maria Rosa Oubiña de Castro. I due docenti si sono distinti per la qualità del lavoro svolto e l’attinenza alle teorie di Scaramuzza, peraltro magistralmente sistematizzate dallo stesso Colombo nel suo libro, intitolato ‘Vicente Scaramuzza, la vigencia de una escuela pianística’.

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